Risarcimento dei danni dopo la fine di un contratto di locazione, come funziona?

Alla scadenza di un qualsiasi contratto di locazione, il conduttore è tenuto a restituire l’immobile all’affittuario nel medesimo stato in cui l’ha ricevuto. In caso di danneggiamenti, quest’ultimo può richiedere un risarcimento.

Ogni qualvolta non vengano rispettate le clausole del patto di locazione tra conduttore e locatario, non è solo possibile procedere con la risoluzione anticipata che prevede lo sfratto dell’inquilino inadempiente e moroso, ma si può anche condurre una richiesta per il risarcimento danni alla scadenza del contratto di locazione. La causa più frequente che porta a tale decisione consiste nel mancato rispetto del regolamento da parte del conduttore oppure un utilizzo del locale diverso da quanto precedentemente pattuito.

Obblighi del conduttore al termine del contratto di locazione

In riferimento all’articolo 1590 del Codice Civile, quando un contratto di locazione giunge a scadenza, sul conduttore grava l’obbligo di restituire il bene al locatore nel medesimo stato in cui l’ha precedentemente ricevuto, ovvero in buono stato di manutenzione in conformità dell’articolo 1575.

Tuttavia, al momento della scadenza e alla conseguente restituzione dell’immobile, può succedere che questo si presenti in uno stato diverso da quello in cui era stato ricevuto dagli affittuari. Il bene, quindi, potrebbe presentare un semplice deterioramento dovuto all’uso o conseguente ad una mancata effettuazione di interventi di manutenzione oppure ancora a causa di gravi danni.

Nel caso in cui il locatario attesti un danneggiamento del locale, questo può procedere con una richiesta di risarcimento del danno contratto di locazione.

Risarcimento danni contratto di locazione per deterioramento da uso quotidiano

In caso di danni accertati al momento della restituzione del bene da parte del conduttore, per ottenere il risarcimento del danno alla scadenza del contratto di locazione sarà necessario dimostrare il torto subito ed essere in possesso di prove che attestino che l’immobile è stato riconsegnato in stato diverso da quello in cui era stato ricevuto.

Tuttavia, non è possibile per un conduttore richiedere il risarcimento quando il deterioramento dell’immobile è dovuto ad un normale uso quotidiano ed usura. È pertanto escluso che sul locatario possano gravare esborsi per il risarcimento di danni relativi a:

  • scalfiture alle porte e alle pareti;
  • fori nel vano doccia;
  • disallineamento delle ante dei mobili e armadi;
  • macchie ai materassi,

Questo vale in seguito ad una permanenza dell’immobile di almeno 3 anni.

Chi deve pagare i danni causati dall’inquilino?

Al conduttore spetta risarcire eventuali danni provocati, salvo che questo possa dimostrare che non siano dipesi da lui o che siano una mera conseguenza del normale deperimento dettato dall’uso quotidiano del bene.

Cosa fare se il proprietario di casa non fa i lavori?

Se il proprietario di casa non procede con lavori di riparazione e manutenzione, è possibile inviare per tempo una raccomandata a/r con segnalazione dei malfunzionamenti all’interno dell’abitazione.

Come comunicare all’Agenzia delle Entrate la risoluzione del contratto di locazione?

Se il contratto di locazione viene anticipatamente interrotto, la risoluzione anticipata del contratto deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate tramite i servizi telematici della stessa (software RLI o RLI web) oppure con il modello F24 (Elementi identificativi).

Quali sono gli obblighi del locatore?

Il locatore è tenuto, per legge, a consegnare al conduttore l’immobile in buono stato di manutenzione; mantenerlo adibito all’uso pattuito e garantire il pacifico godimento durante la locazione.