ABUSI EDILIZI, ISTITUITA LA BANCA DATI FINANZIATA DAL MIMS

 

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – MIMS – ha istituito con Decreto-legge n.8/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale qualche giorno fa, la Banca Dati sull’abusivismo edilizio.

La Banca Dati è un insieme di informazioni riguardanti immobili e costruzioni realizzate in violazione di legge.

Si possono ritenere abusi edilizi tutte quelle strutture o parte di esse, costruite in violazione della normativa edilizia. Si tratta di illeciti commessi da chi esegue un’opera edilizia senza le opportune autorizzazioni o direttamente su un suolo che non è considerato edificabile.
L’abuso edilizio può assumere una rilevanza penale o solo amministrativa.

Obiettivi della banca dati sugli abusi edilizi

Obiettivo di questo enorme database di informazioni sarà

  • censire tutti gli immobili e le opere costruite abusivamente in Italia in un unico contenitore di informazioni liberamente accessibile da tutte le amministrazioni competenti
  • offrire sostegno ai Comuni nella programmazione e nel monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive, da realizzare attraverso una gestione semplificata del Fondo per la demolizione degli abusi edilizi.

Il Fondo per la demolizione delle opere costruite in abuso edilizio è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2018, e viene rifinanziato ogni anno.

Chi potrà accedere alla Banca Dati Abusi Edilizi

La banca dati che raccoglierà tutti i dati e le informazioni inerenti gli abusi edilizi presenti nel territorio nazionale, sarà accessibile liberamente dalle amministrazioni pubbliche competenti.

Questo permetterà non solo di condividere a livello regionale e nazionale problematiche territoriali e locali, ma di rendere più attuabile la demolizione di tutti i manufatti costruiti illegalmente in Italia.

Per questo progetto il MIMS ha istituito un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la Legge di Bilancio 2022, a supporto degli enti comunali che metteranno in atto interventi di demolizione di costruzioni abusive.

Step amministrativi per attivare la Banca Dati

Il DL è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è quindi in vigore dal 13 marzo. E ora necessario avviare il progetto seguendo alcuni step fondamentali che avranno durata complessiva di 12 mesi:

  • i Comuni inseriranno tutte le informazioni sugli immobili e le opere abusive locali all’interno della banca dati informatizzata.
  • Entro il 13 giugno, dopo 3 mesi dal decreto, la “Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali” condividerà i dati raccolti con il Ministero della Giustizia, della Transizione Ecologica, dell’Economia e delle Finanze, della Cultura, oltre all’Agenzia delle Entrate, alle Regioni e ai Comuni. Un lavoro di condivisione e analisi delle informazioni che sarà avviata entro 12 mesi.
  • Dopo il monitoraggio, la suddetta Direzione generale opererà con la “Direzione generale per la digitalizzazione, i sistemi informativi e statistici” al fine di adottare un provvedimento amministrativo, ma soprattutto il lavoro congiunto sarà servito per delineare l’insieme di dati che dovranno comporre il sistema informativo e per definire i criteri di validazione delle informazioni, le modalità di aggiornamento dei dati e i criteri di visibilità dei dati.

Prevista nella banca dati una apposita sezione che verrà riservata al monitoraggio pubblico degli interventi di demolizione delle opere abusive aggiornata trimestralmente.

di Giovanna Ferraresi