Superbonus e risparmio energetico: ecco perché l’incentivo conviene

Superbonus ed Ecobonus hanno avuto effetti tangibili su riqualificazione e risparmio energetico delle case degli italiani. Ufficio Studi Gabetti e Gabetti Lab lo hanno dimostrato con un report da cui emerge quanto gli interventi finanziati dal Superbonus ed Ecobonus siano stati convenienti sia per l’ambiente che per la bolletta.

“Dopo circa venti mesi dall’entrata in vigore della detrazione fiscale nella misura del 110% introdotta dal decreto-legge ‘Rilancio’ del 19 maggio 2020, è possibile stilare un bilancio del numero di progetti asseverati e del relativo investimento generato, — spiega Alessandro De Biasio, Amministratore Delegato di Gabetti Lab. — Secondo i dati pubblicati da ENEA, dall’entrata in vigore del Superbonus 110% da maggio 2020 a gennaio 2022, il numero di asseverazioni depositate ha raggiunto 107 mila unità. Per dare un’idea della crescita del numero di progetti asseverati nel corso di questi ultimi ventuno mesi, si assiste a un ritmo di crescita di circa 5.000 progetti al mese per detrazioni fiscali al 110%. Un numero che nel suo complesso ha permesso un investimento totale pari a più di 18 miliardi di euro, di cui circa il 70% ha già concluso i lavori ammessi a detrazione”.

Superbonus e riqualificazione energetica

Sotto il profilo della riqualificazione energetica, dal report, che ha preso in esame 671 condomini pari a 26.363 unità abitative, emerge che il 94% degli interventi finanziati dal superbonus, pari a 1.196.362.563 €, riguarda l’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate (cappotto termico) che interessano l’involucro degli edifici, mentre circa il 6%, pari a 75.231.715 €, gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali (generatori di calore).

Superbonus e cessione del credito

Dal campione esaminato emerge che ci sia stata una cessione del credito complessiva del 98% degli importi dei lavori, pari a 1.277.857.375 €, e un residuo a carico dei condomini solo del 2% pari a 25.488.880 €. Il 74% dei condomini del campione ha effettivamente sostenuto una spesa che va da 0 al 4%, mentre il 25% ha sostenuto una spesa tra il 5% e il 29%.

Dei 671 condomini che hanno beneficiato del Superbonus 110%, il 25% è riuscito a beneficiare di un credito d’imposta al 100%. Segue il 49% del campione i cui progetti hanno generato un credito d’imposta che oscilla tra il 96 e il 99%, il 17% tra il 91 e il 95% e, infine, l’8% tra l’81 e il 90%. Quindi, delle spese sostenute per la riqualificazione energetica, il 74% dei condomini del campione analizzato ha effettivamente sostenuto una spesa che va da 0 al 4%, mentre il 25% ha sostenuta una spesa tra il 5% e il 29%.

Superbonus e risparmio energetico

Con gli interventi finanziati dal superbonus, l’abbattimento del fabbisogno energetico medio stimato per i condomini analizzati, che vedono un totale di 1.290.800 mq di isolamento termico, è del 53%, mentre la percentuale di risparmio energetico medio stimata è del 46%. A confermare questi valori positivi vi è anche il salto di classe energetica medio che è stato stimato intorno a 3 classi.

Il risparmio in termini di minor gas utilizzato per riscaldare l’abitazione e per la produzione di acqua calda determina anche una riduzione dei costi annuali di utilizzo gas che, per i 181 edifici del campione, è stimata al 43%.

A migliorare è anche il rendimento medio stagionale del rapporto tra calore fornito dalla caldaia e energia consumata. Dall’analisi dei dati si nota che, dall’80% ante-operam, gli interventi di ristrutturazione energetica consentono un aumento del rendimento che raggiunge il 94%. Riduzioni che hanno un impatto notevole sia in termini di risparmio economico in bolletta e nei costi condominiali, sia in termini di incremento del valore di mercato dell’immobile.

Infine, un terzo dato che si è riusciti a ricavare è il risparmio di emissioni di CO2 che per i 181 condomini analizzati è stimato intorno al 51%.

Superbonus e isolamento termico

Un altro indicatore che la ricerca fornisce è la percentuale di abbattimento della trasmittanza, ovvero, quanto è migliorata dopo l’intervento di efficientamento energetico la capacità dell’involucro edilizio nell’isolare l’ambiente interno da quello esterno e contenere la dispersione di calore. Dall’analisi la riduzione percentuale della trasmittanza termica emersa è la seguente:

  • strutture opache verticali (pavimenti): 78%
  • strutture opache orizzontali o inclinate (coperture): 84%
  • strutture opache orizzontali o inclinate (pavimenti): 82%
  • chiusure apribili e assimilabili (serramenti): 69%