Cosa sapere sul deposito cauzionale per l’affitto: da quanto ammonta a come funziona la restituzione

Siete sicuri di sapere esattamente che cos’è e come funziona il deposito cauzionale per l’affitto? Nel caso di dubbi arriva in soccorso idealista/news, che ha voluto approfondire il tema con esperti del settore delle locazioni.

Per capire meglio che cos’è e come funziona il deposito cauzionale per l’affitto, idealista/news ha rivolto qualche domanda a Isabella Tulipano, dell'ufficio stampa di SoloAffitti, rete specializzata nel settore delle locazioni. Vediamo quanto spiegato.

Deposito cauzionale affitto, di cosa si tratta

Quando si parla di deposito cauzionale affitto, a cosa ci si riferisce esattamente?

“Il deposito cauzionale è quella cifra da versare a tutela del regolare pagamento in un contratto di affitto. Possiamo definirlo come la somma che l’inquilino versa al proprietario di casa alla firma del contratto d’affitto.

Questo, a garanzia dell’effettivo adempimento delle sue future prestazioni, quali il pagamento del canone, la conservazione della casa nelle condizioni iniziali e il risarcimento di eventuali danni arrecati all’immobile”.

Deposito cauzionale affitto, quanti mesi devono essere restituiti

Di norma, a quanto ammonta? Quante mensilità comporta?

“Di solito, il deposito cauzionale non può superare l’ammontare di 3 mensilità del canone; tuttavia, si ritiene che le parti possano concordare, ad esempio nel caso in cui l’immobile sia di particolare pregio, un importo superiore, purché in misura congrua e ragionevole. Questo sarebbe possibile solo per i contratti a canone libero, non sui contratti concordati”.

Deposito cauzionale affitto, come funziona la restituzione

Il deposito cauzionale deve essere restituito?

“Il deposito va restituito all’inquilino alla scadenza del contratto di locazione e con l’effettiva restituzione delle chiavi dell’immobile, a patto che l’immobile sia in buono stato, che siano stati corrisposti tutti i canoni e pagate le spese di condominio.

Arrivati in prossimità della scadenza del contratto, poi, l’inquilino non può, a meno che non vi sia il consenso del proprietario, evitare di pagare le ultime mensilità sottraendole dal deposito già versato.

Insieme al deposito, inoltre, il padrone di casa deve versare all’inquilino anche gli interessi legali annui, anche se quest’ultimo non ne fa espressa richiesta.

Gli interessi possono essere versati anno per anno, oppure in un’unica soluzione alla scadenza del contratto, sempre che l’inquilino sia in regola con tutti i pagamenti”.